Motus

Dalla Toscana questo 2023 assistiamo all’uscita di un album di qualità e di alto livello tecnico/artistico. il master del nuovo album di Gabriele Bellini intitolato Motus.

Prima di immergerci nel disco ci tengo a precisare lo spessore artistico di questo musicista. Chitarrista di livello internazionale ed insegnante di professione, recensito dalle riviste rock più importanti del settore, Gabriele Bellini ha saputo sempre mantenere un’identità propria ed originale, unendo alla sua impeccabile tecnica una profonda ispirazione proveniente dalla sua anima sempre in viaggio alla ricerca di sperimentazioni attraverso i suoni, nuovi limiti e confini della musica.

Gabriele ha anche contribuito alla creazione ed alla crescita di un’importante label toscana, capace di sfornare solo nel primo anno di attività oltre una dozzina di album e tutte nuove produzioni di qualità e di alto spessore, la qua rock records. Motus si apre con Veritas Filia temporis che presenta una chitarra avvolgente ed incantevole. La voce si insinua nelle nostre vene ci conquista e ci invade subito con la sua dolce imponenza e forza, tutto contornato da percussioni potenti. Direi che questa è un’ottima apertura del disco.

Inverso è un brano dalle sfumature metal cantato in italiano e con un tocco di sound techno. Metaverse era è una track tutta strumentale dove la chitarra è sempre onnipresente, affascinante e coinvolge l’ascoltatore. Andiamo al cuore dell’album con uno dei miei brani preferiti, ovvero Resilient moment che si definisce come un brano ammaliante sulla scia country rock che all’improvviso si scatena in un rock vertiginoso, come se tramite questo momento di resilienza il brano volesse tornare alla sua forma rock originaria.

Questo master pièce musicale si chiude in bellezza con The Whole (n.11) il quale racchiude in sé colori e sfumature di vari generi musicali, inoltre l’uso della sua voce è peculiare ed accattivante. credo sia il mio brano preferito. Per concludere direi che Motus è il bellissimo risultato di un musicista che ha messo cuore, testa ed anima nella sua musica in aggiunta alla preparazione tecnica.

DALYLA
Il linguaggio della musica è un linguaggio che solo l’anima capisce, ma che l’anima non potrà mai tradurre.
(Arnold Bennett)