Deviate Damaen
Soqquadro Tanz
Dalla copertina del disco piuttosto eloquente e a mio avviso anche di cattivo gusto diciamolo, avevo intuito erroneamente che si trattasse di una band punk, come quelle che vanno tanto di moda nelle colonne sonore alla Avril Lavigne dei film commedie americani, ascoltando il disco però mi sono dovuto ricredere.
Si perché in effetti qui il punk c’è, ma è edulcorato all’ennesima potenza misto ad elettronica spinta possiamo dire che ”Soqquadro Tanz” sia un qualcosa dalla difficile collocazione. I Deviate Daemen non sono una band normale sono degli allucinati solamente per aver concepito una cosa del genere talmente trasgressiva da rasentare l’impresentabile. Ho avuto l’impressione che tutto questo sia sfacciatamente voluto e non si tratti solo di una provocazione ma di uno stile di vita portato all’estremo.
Sembra di ascoltare la colonna sonora di un film di fantascienza tipo Blade Runner in versione porno immersi in un mondo distopico e fantascientifico, una sorta di esperimenti scientifici mal riusciti dove i Rammstein si mischiano ai Duff punk con un po di slipknot e nine inch nails senza farsi mancare la pazzia allucinata dei Praxis e dei Mr. Bungle una miscela difficile da ingerire tutta insieme ma prendendola a piccole dosi ci si potrebbe riuscire. Insomma per farla breve è come se improvvisamente ci si trovasse catapultati in un rave davanti a muri di casse con i Watt sparati addosso a noi poveretti ignari di quello che ci aspetta. Guarda nemmeno penso che si tratti di musicisti inconsapevoli anzi sono convinto che sanno benissimo quello che fanno.
Insomma ci troviamo di fronte ad un disco dai mille colori con una concettualità nascosta ma forse nemmeno tanto, e tanto è che in modo sapiente i pezzi della scaletta sono stati alternati ora in inglese ed ora in italiano con brani recitati ed altri cantati.
Questo particolare mi ha fatto venire in mente il disco di Richard Benson L’inferno dei vivi anche li ci sono parti recitate ed altre cantate che Deviate Daemen ne abbia tratto ispirazione ? può darsi. In questo disco veramente incredibile per via di citazioni colte o ironicamente tali ,verso la fine troviamo No non cancellerò canzone o poesia decidetelo voi il pezzo è basato sul tema de “Il Lago Dei Cigni” di Pëtr Il’ič Čajkovski cosi come in conclusione del disco Deviate Daemen cita il sommo poeta Giacomo Leopardi in “L’Infinito Sussurro di Foglie Cadenti”.
Certo questo disco non è stato partorito da una mente sana perché per fare un disco con rumori elettronici effetti cinematografici e poesie recitate con sottofondi dispotici “sicuramente” devi avere un problema mentale , che ti ha portato a dare alla luce “il figlio del male”. Soqquaddro Tanz non è un disco per giovani adolescenti o innocenti, e credetemi dopo aver ascoltato questo lavoro mi sono persuaso del fatto che non sia del tutto fuori luogo dire che prendendo la copertina tra le mani è come prendersi il pene in mano per trarne godimento e non in modo figurato.
In conclusione Deviate Daemen è una creatura incontrollata ed incontrollabile vista la sua pazzia artistica e se vi volete addentrare nel suo mondo mi raccomando solo che lo facciate consapevoli di ciò che vi succederà potreste infatti rimanere lobotomizzati da tanta esposizione mediatica, e riprendersi sarà dura molto dura.
Stefano Bonelli